27 dicembre, 2013

COLPI DI FORTUNA






Gabriele Brunelli (Christian De Sica) è un imprenditore tessile di successo, ma terribilmente superstizioso e terrorizzato dai porta iella. Deve concludere un affare molto importante con la Mongolia e ha bisogno di un interprete. Gli viene indicato un giovane e bravo traduttore, Bernardo Fossa (Francesco Mandelli), che però è anche uno dei più grandi porta sfiga che la storia conosca! Felice (Lillo), ex ballerino di prima fila di Raffaella Carrà, è ora un insegnante di danza in una casa di riposo di lusso. Ha moglie e quattro figli e le difficoltà economiche non mancano, ma un giorno la fortuna fa capolino: ha ricevuto un'imprevista eredità. Eredità decisamente non ricca'': qualche spicciolo e un fratello!! Walter (Greg), il fratello a sorpresa, è inoltre pieno di manie, pazzie e fissazioni assurde. Mario (Luca Bizzarri) e Piero (Paolo Kessisoglu) lavorano in una compagnia di crociere al porto di Napoli. Sono genovesi e il loro sogno è quello di avere una barca tutta loro.

Complici le giornate di festa che alla fine risultano sempre troppo lunghe e noiose, ho deciso di vedere per una volta un cinepanettone al cinema.
Ottimo il cast, carino l'argomento chiave, ma ahimé i cinepanettoni, in genere campioni di incassi, continuano a non raccogliere il mio favore.
E sì che far ridere è difficile!
Qualche risata è inevitabile, ma non è stato un ridere continuo ed ho rilevato la stessa reazione un po' in tutta la sala.
Un film che non fa lasciare la sala soddisfatti e/o estremamente divertiti.
Le storie tuttavia risultano ben costruite e soprattutto molto diverse tra loro.
Il messaggio che lanciano, invece, potrebbe essere importante, perché incoraggia a non demordere, ad aspettare il classico colpo di fortuna che prima o poi, arriva per tutti.
O almeno dovrebbe.
Poi, se il colpo di fortuna si presenta mascherato da colpo di sfiga... riusciremo a coglierlo ugualmente? I protagonisti ci mostrano come riuscirci.
Buona visione.
by Lisa



25 dicembre, 2013

20 dicembre, 2013

GIRALIBRO DELLE FESTE!!!

Buongiorno a tutti e buon venerdì.
Il Natale è alle porte e in questo periodo festivo inizia il nostro nuovo Giralibro.
 
Per uno di voi, una copia di IL TERRAZZINO DEI GERANI TIMIDI di Anna Marchesini
Potete leggere la nostra recensione QUI

Per chi ancora non lo sapesse o ci segue da poco, ricordo che, lo scopo del Giralibro è di regalarvi un libro semiusato ma come nuovo per promuovere appunto, il far girare libri che una volta letti da noi, resterebbero a invecchiare sulla libreria.

Regaleremo una copia di questo libro a chi, commentando SOLO sotto questo post, risponderà a questa domanda:
che ricordo avete di quando eravate bambini? 
Il vincitore verrà scelto da noi. 

Regolamento:

1- Commentare solo sotto questo post entro e non oltre il 6 gennaio.

2- Aggiungersi come followers e, se siete iscritti, mettere "mi piace" alla nostra pagina facebook

3- E' gradita, la diffusione di questo gioco quindi che esponiate nel proprio blog, sito o altro vostro spazio virtuale, il banner del giralibro (salvate l'immagine sul vostro pc e inseritela in un gadget foto) .


Buon Giralibro, buon Natale e felice anno nuovo a tutti! 


15 dicembre, 2013

UN PIZZICO DI...Magia natalizia: tutti a casa di Babbo Natale


Chi non lo conosce? Alto, panciuto, con capelli e barba bianca, vestito di rosso e si sposta su una slitta trainata da renne lungo le strade del cielo notturno nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.

Generoso con i bambini di ogni dove, purché siano stati buoni, la sua missione è portare regali.

Tutti i bambini gli scrivono lettere,  ma dove spedirle? Dunque cerchiamo un po’ questo indirizzo speciale.
Babbo Natale vive in Lapponia, la regione della Finlandia posta più a Nord. Il suo villaggio, Rovaniemi, è innevato per la maggior parte dell'anno. Le coordinate per trovare questo fantastico luogo sono le seguenti: longitudine nordica 66° 33’ 07” e longitudine orientale 25° 50’ 51” nel circolo polare artico. A queste coordinate corrispondono un parco e due edifici: una è la casa di Babbo Natale e l’altro è l’ufficio postale di Babbo Natale.

Eh sì, perché l’afflusso di posta è così intenso che Babbo Natale ha un ufficio postale personalissimo. All’esterno è predisposta una cassetta rossa in cui poter anche lasciare i biglietti di auguri che i molteplici elfi al suo servizio affrancheranno e timbreranno prima di spedire. Perché Babbo Natale non riceve solo lettere, ma risponde pure! Non ci credete? Provate un po’ a spedire una lettera a questo indirizzo: Joulupukki, Joulupukin Pääposti, FI-96930 Napapiiri, Finlandia.  Ebbene sì! È proprio l’indirizzo di Babbo Natale!
Si sa, non tutti i bambini ricevono doni! Solo i bambini bravi saranno premiati. E allora la domanda d’obbligo è: come fa Babbo Natale a sapere quali bambini sono stati bravi e quali no? Il mondo è così grande! Ebbene, i suoi elfi, che son così tanti che è impossibile contarli, girano il mondo e sorvegliano tutte le case in cui vivono bambini. Poco prima di Natale, rientrano a Rovaniemi e fanno rapporto al gran capo.

Ma cosa fa Babbo Natale nel resto dell’anno? Semplice: fabbrica i doni sempre con l’aiuto dei suoi fidatissimi e infaticabili elfi. I bambini del mondo, si sa, son davvero tanti e richiedono impegno. L’impegno di un anno intero! Ecco perché è possibile trovarli perennemente a lavoro anche d’estate.

E allora, bambini e grandi di tutto il mondo, siete pronti? Babbo Natale vi sta aspettando:  andate a fargli visita, perché dopotutto anche questa è la magia del Natale: un cuore che ha ancora voglia di credere e sognare.

Ma ricordate: davanti alla porta del luogo dove fabbrica e confeziona i doni, è posto un elfo di guardia, perché è severamente vietato curiosare. Il regalo, anche se richiesto, deve essere una sorpresa!

Buon Natale a tutti.
by Lisa

06 dicembre, 2013

QUANDO ERAVAMO FOGLIE NEL VENTO - ANNE KORKEAKIVI

Clare è l'efficiente moglie del numero due dell'ambasciatore inglese a Parigi, suo marito aspira ad elevare la sua carriera, come è ovvio, così chiede alla moglie di organizzare una cena perfetta per auspirarsi il trasferimento a Dublino.
Peccato che al solo pensiero di Dublino, Clare ha iniziato a rivivere il passato e a vedere il viso di Niall, un ragazzo che l'ha truffata sia moralmente che praticamente, trascinandola in un losco affare ed in seguito abbandonandola.
I figli di Clare sono entrambi in collegio, il maggiore è in Scozia mentre il più piccolo si trova a Londra e sembra tremendamente infelice, oltre che nei guai.
Con tutto questo scombussolamento interiore, Clare continua imperterrita ad organizzare la cena perfetta, come si addice alla moglie di un diplomatico.
Clare negli ultimi vent'anni ha rivisto spesso il volto di Niall, si sente in colpa per quanto è stata capace di fare con lui e il rimorso sembra perseguitarla come il fantasma del ragazzo irlandese, dagli occhi tanto profondi da stregarla.
Clare è, suo malgrado, coinvolta in un altro evento di un certo peso politico e morale e così, dopo essersi liberata la coscienza dal passato, cercherà di non ripetere gli errori del passato, solo così potrà davvero andare avanti per qualsiasi sia la sua strada.

La prima metà del romanzo lascia un pò perplessi, presente e passato della vita di Clare si alternano apparentemente senza nessi fino ad un incontro fatidico che svelerà molte cose.

La vicenda fa pensare a come e quanto si possa vivere con un segreto, specie se deplorevole, prima o poi penso la verità venga a galla e, soprattutto, arriva il momento in cui si sente il bisogno fisiologico di liberarsi da certi "pesi", non trovate?

Le vicende, nel presente, sono ambientate completamente a Parigi ma, ho trovato assurdo che certe battute siano rimaste in lingua francese e senza note, non erano troppo lunghe o rilevanti ma ai non francofoni, come me, restano poi dei fastidiosi buchi nella narrazione del contesto.


01 dicembre, 2013

Arrivano le festività


Questo per me é il mese di festa per antonomasia, penserete tutti alle festività natalizie e di certo quelle sono il clou del mese ma, personalmente, ho molti compleanni in famiglia a cominciare da oggi e poi c’è anche il mio di compleanno e, ovviamente, l’onomastico mio e di altre due socie qui.
Il consumismo ha offuscato il significato vero delle feste e della tradizione del nostro Paese, senza divagare ancora, vediamo un po’ di tradizioni dicembrine.
San Nicola
E' la sera del 5 dicembre: i bambini dell'Italia Settentrionale mettono sul davanzale calze e scarpe. Nelle strade, le vetrine piene di giocattoli, libri, dolci, splendono di addobbi... Nella notte "San Nicolò" distribuirà tutte quelle belle cose nelle calzature dei bambini buoni, come fa la Befana a gennaio.  San Nicola fu vescovo di Mira. Era nato a Patara nella Lisia (Asia Minore). La storia ci dice che morì nell'anno 350. Ma perché é diventato un "portatore di doni" ai bambini? E' la tradizione leggendaria a raccontare i fatti che fecero nascere questa usanza diffusa nel mondo. San Nicola, si racconta, venne a sapere che tre povere bambine della sua città, sarebbero state vendute come schiave, perché la famiglia non poteva assegnare loro una dote con la quale, divenute grandi, si sarebbero potute sposare. Allora il vescovo andò solo nella notte, fino alla casa delle povere bambine e posò sulla finestra tre sacchetti pieni d'oro.
 Il suo amore per i piccoli é ricordato anche da un miracolo: resuscitò tre bambini durante le persecuzioni degli ariani. Il vescovo di Mira é anche il patrono dei marinai e la Basilica di Bari, che é una delle chiese più belle e più antiche di Bari, é ancor oggi meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Ovviamente ci sono stata ma, mai in occasione della festa patronale.
Santa Lucia
In alcune città d'Italia, é Santa Lucia che ogni anno porta i doni ai bambini. Si racconta che Lucia fosse una bella fanciulla siciliana, figlia di un ricco nobile di Siracusa e tutti la conoscevano per la sua dolcezza ed amorevolezza. A quel tempo in Sicilia imperversava il paganesimo e Lucia mostrando un certo interesse per il Vangelo, decise di convertirsi al cristianesimo. I suoi genitori avevano deciso di farla sposare, ma Lucia non ne volle sapere per ben due motivi; il futuro sposo non era cristiano e perché lei aveva deciso di dedicare la sua vita al Signore. Questa decisione, però non venne rispettata dai famigliari della ragazza ed iniziò per lei una vera e propria persecuzione, con l'intento di farle cambiare idea.  Quando fu certo che Lucia per nessun motivo non si piegava al volere altrui, né rinnegava la propria fede, le vennero strappati gli occhi ed infine fu uccisa. Da allora Santa Lucia fu considerata la protettrice degli occhi e della vista, ed giorno del suo martirio, che cade il 13 dicembre, inizia il suo viaggio col suo affabile e fedele asinello portando i doni ai bambini buoni.
Nel luogo della sua morte, i cristiani di Siracusa “dedicarono a lei un tempio, nel quale i fedeli accorrono alle reliquie”.  Il culto, dunque, comincia subito e prosegue nel tempo.
Il 13 dicembre la città espone ricchi drappi e tappeti ai balconi dei sui palazzi e si illumina di ceri per onorare la solenne processione, della statua d’argento della Santa, capolavoro dell’oreficeria siciliana del XVI secolo.
Al mio paese, invece, si accende un grande falò che viene alimentato durante la notte, si dice che sia la notte più lunga che ci sia, infatti.
Vigilia di Natale
Per me Babbo Natale, se mai ci ho creduto, arrivava invece la notte del 24 dicembre e i doni quindi comparivano sotto l’albero per magia giusto il 25. Per non montarci la testa, però, se arrivava qualcosa magari era il 6 Gennaio, in extremis con la Befana. Quando non crollo vado alla veglia e poi scambio gli auguri con chi ha resistito, quest’anno farò parte del coro J.
Da me, solitamente si mangia pesce il giorno della vigilia e calzone di cipolle, a pranzo o a cena in base alle esigenze lavorative, per non appesantirci abbiamo rinunciato al classico cenone e al massimo ci riuniamo coi parenti disponibili per una cena normale, giusto per stare insieme e sentire lo spirito delle feste.
Natale
Al nord-est si son sviluppati i mercatini di Natale prendendo spunto da quelli Austriaci che ho avuto modo di godermi più volte, qui non regna il consumismo, gli oggetti in vendita sono per lo più artigianali, in legno o prodotti gastronomici, spesso da consumare al momento. Devo dire che l’atmosfera è proprio suggestiva e, inoltre, durano quasi tutto il mese di dicembre o almeno nei weekend, in base alle zone.
Da me, in genere, il 25 ci si riunisce con nonni, zii, cugini per un pranzo in genere abbondante e poi si gioca a carte o tombola per il semplice gusto di stare insieme. Per me, non è concepibile passare tale data al ristorante, lo trovo impersonale.
In base alle esigenze famigliari, un po’ tutti si cerca di andare a messa, non bisogna dimenticare che ciò che si festeggia è la nascita del Signore.
Da piccoli, al pomeriggio ci mandavano tutti al cinema a vedere il classico Disney immancabile in quei giorni, era vicino a casa della nonna e così ci andavamo da soli noi cugini con un’età variabile tra i 3 e i 10 anni più o meno, ah, bei tempi e bei ricordi!
Immancabili, poi, sono i dolci tipici del periodo di cui vi ho parlato un anno fa… ho già l’acquolina in bocca!
Notte di San Silvestro
Si saluta l’anno vecchio e si da il benvenuto al nuovo, si dice che indossare qualcosa di rosso porti fortuna ma da noi per tradizione si mangiano lenticchie per la fortuna e uva per trovare il fidanzato. Non è una festa che sento granché, di solito la passo in casa con parenti e/o amici, una volta ho persino lavorato come babysitter finendo però alle 6 del mattino!
C’è chi dopo la cena si da alle danze sfrenate, io mai fatto, in genere aspetto l’1 per fare gli auguri di compleanno a mia madre (è nata a quell’ora) e poi mi fiondo a letto.

A voi piace questo periodo? Avete tradizioni simili o diverse? Raccontateci!

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